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Dolomiti in Scienza 2017

Posted in Dolomiti in Scienza

Sala Teatro, Centro Congressi Giovanni XXIII di Belluno.

DiS 2

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Sabato 14 gennaio – ore 17:00

I funghi nell'alimentazione – Dott. Fabio Padovan (Associazione Micologica Bresadola)

La stragrande maggioranza di quel che si legge sulla cosiddetta "commestibilità" dei funghi è del tutto priva di fondamento scientifico e deriva semplicemente dalla casistica degli avvelenamenti. Ciò sta a dire che non vi è nulla di più ignoto o incerto della commestibilità dei funghi! Per questo motivo, alla luce di recenti studi genetici, un numero sempre più grande di funghi, da molto tempo considerati empiricamente "commestibili", ha fatto registrare negative "sorprese" tossicologiche. Prendendo spunto da queste affermazioni, verranno esposte alcune novità tossicologiche e verranno poi resi noti, grazie allo studio condotto dal Servizio Igiene degli Alimenti dell'ULSS n.1 di Belluno, in collaborazione con ARPAV e con il Gruppo Micologico "G. Bresadola", nell'ambito del "Piano Regionale Veneto di monitoraggio della contaminazione da metalli pesanti e da Cesio di taluni prodotti di raccolta spontanei e fauna selvatica in attuazione della Raccomandazione 2003/274/CE", gli ultimi dati relativi alla concentrazione Cesio 137 e di metalli pesanti nei funghi nella nostra Provincia.

Increspature dello spaziotempo – Prof. Sebastiano Sonego (Univ. Udine)

Cento anni dopo la previsione della loro esistenza da parte di Albert Einstein, sono state finalmente rilevate le onde gravitazionali. In questo incontro, dopo una breve esposizione delle idee di base della teoria della relatività generale, verranno discusse le ragioni che conducono a ritenere che il cosmo sia continuamente attraversato da queste increspature, che trasportano preziose informazioni sugli eventi astrofisici che le hanno generate. Verranno quindi presentati gli esperimenti, presenti e futuri, finalizzati alla loro rilevazione, sottolineando come essi rappresentino una svolta epocale, che apre una nuova era nella storia dell'astronomia.

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Sabato 28 gennaio – ore 17:00

La chimica dell'amore – Dott. Fabiano Nart (GDS)

"Il mio cuore balla e ogni molecola si muove", cantava nel 2006 una rock band. È tutta questione di chimica, si dice spesso, ma forse senza cognizione di causa. In questo seminario il dott. Nart introdurrà il pubblico nella chimica dell'amore: finalmente si potrà capire che quando due persone si innamorano, ma anche quando si tradiscono, è tutta colpa della scienza degli elementi. Un quartetto composto da dopamina, serotonina, ossitocina e vasopressina guida la danza dell'amore. È così che nascono le farfalle nello stomaco, la gelosia, l'inappetenza e l'insonnia, ma anche la disperazione e la depressione. Tutto avviene però nella nostra testa, benché l'amore venga definito una questione di cuore; che delusione! Una tazza di caffè, se abbandonata a se stessa, col tempo ed in conformità alla seconda legge della termodinamica, si raffredda. Così è anche per l'amore, dato che le sue molecole perdono d'intensità col tempo. Bisogna prestare attenzione anche alle insidie esterne: la vita è fatta di incontri. Rendere l'amore antientropico richiede molto impegno ed energia.

La Grande Macchina. La fisica vista dal CERN – Dott. Alex Casanova (GDS)

Quando parliamo del CERN di Ginevra parliamo di uno dei più importanti centri di ricerca per la fisica. Negli ultimi anni ha catturato diverse volte l'attenzione dei media, soprattutto per gli sviluppi e i risultati dell'LHC, la grande macchina del CERN che ha permesso di scoprire nel 2012 il bosone di Higgs. Un centro caratterizzato da una lunga storia che ha accompagnato lo sviluppo della fisica e della ricerca scientifica. In questo seminario il dott. Casanova ci porterà alla scoperta della storia del CERN: dalla sua nascita, attraverso i più importanti risultati scientifici ottenuti, giungeremo fino ai giorni nostri per dare uno sguardo dentro la grande macchina dell'LHC. Con il punto di vista del CERN avremo così modo di apprezzare l'evoluzione della fisica moderna.

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Sabato 11  febbraio – ore 17:00

L'Infermieristica. Scienza del prendersi cura delle persone – Dott.ssa Cristina Santin (ULLS 2 Marca Trevigiana)

In un contesto culturale di salute caratterizzato dall'innovazione e dal cambiamento continuo, un valore rimane costante all'interno della disciplina infermieristica, il prendersi cura dell'altro; infatti, l'attenzione è sempre più rivolta al benessere e ai bisogni/problemi di salute della persona, nonché allo sviluppo delle potenzialità dell'individuo nel gestire e mantenere un personale equilibrio nel continuum salute-malattia. L'utilizzo di linguaggi infermieristici standardizzati (SNLs) ha un ruolo fondamentale nel definire la scienza del prendersi cura, nel declinare i bisogni di salute della persona, i risultati di salute attesi e gli interventi infermieristici al fine di garantire l'efficacia, l'efficienza, la continuità, la qualità, la sicurezza e la soddisfazione delle cure ricevute. Le tassonomie NANDA-I, NOC e NIC (NNN) descrivono la conoscenza della disciplina infermieristica e l'adozione del piano assistenziale infermieristico con le NNN nei diversi ambiti formativi, clinici, organizzativi, di ricerca e di consulenza è testimonianza del valore dell'infermieristica come scienza teorico-pratica caratterizzata da un corpus di conoscenze specifiche applicate alla prassi clinica e supportata da un metodo e da un linguaggio  scientifici disciplinari.

Alla scoperta dei nostri microscopici inquilini: il microbioma umano – Dott.ssa Laura Vidalino (Liceo delle Scienze Applicate Feltre)

Il microbioma umano è l'insieme di tutti i microrganismi che vivono in simbiosi con il corpo umano e di tutti i geni che essi sono in grado di esprimere. La scoperta del microbioma umano rappresenta la nuova frontiera della medicina, perché ci ha fatto capire che non viviamo da soli, ma che ciascuno di noi condivide il proprio corpo con una moltitudine di microscopici inquilini che lo ha colonizzato fin dalla nascita. La componente genetica che questi piccoli coinquilini aggiungono al nostro corpo influisce in maniera determinante sul suo stato di salute, o viceversa di malattia. La loro presenza rende il corpo umano un super-organismo dotato di proprietà finora insospettate.

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Sabato 25 febbraio – ore 17:00

Le Meteoriti e la Meteorite di Barcis conservata ad Agordo – P.M. Umberto Repetti (Meteoriti Italia)

Cosa sono le meteoriti, qual è la loro provenienza, come arrivano sulla Terra, perché hanno un insostituibile valore scientifico: queste sono le informazioni che introducono al pubblico questi "sassi" straordinari. Con la storia di alcune meteoriti "famose" ed un accenno sulle varie tipologie di meteoriti e sulla loro formazione, si inizierà a parlare della meteorite trovata a Barcis (PN) nel 1953 e conservata ad Agordo presso il  Museo Geologico e Paleontologico. Purtroppo questo straordinario reperto, conosciuto dai Meteoritici di tutto il mondo, da noi è quasi  sconosciuto. La presentazione si conclude con alcune considerazioni sulla situazione della Metoritica in Italia e con alcuni suggerimenti per chi vuole iniziare a cercare meteoriti. Saranno a disposizione campioni di meteoriti da vedere e da toccare.

Automi, misure e calcolatrici: il genio di Tito Livio Burattini – Ing. Paolo Alessandrini (GDS)

Lo sapevate che la prima calcolatrice realizzata in Italia e che la prima idea del metro come unità di lunghezza universale nacquero nella mente di un cartografo e scienziato agordino vissuto nel Seicento? In questa conferenza, Paolo Alessandrini racconterà l'appassionante storia di Tito Livio Burattini: gli studi a Padova e Venezia, i suoi viaggi in Egitto, Germania e Polonia, la sua attività di disegnatore e architetto, i suoi esperimenti di ottica e le sue scoperte astronomiche, le sue invenzioni sorprendenti e avveniristiche, le sue pionieristiche intuizioni relative alla metrologia. In particolare, scopriremo come Burattini occupi un posto di rilievo nella storia dell'informatica, avendo progettato e costruito il primo esemplare di macchina calcolatrice meccanica italiana, pochi anni dopo la Pascalina. Conosceremo anche gli altri suoi ingegnosi progetti: dalla bilancia idrostatica al "Dragone volante", automa volante con ali di superficie variabile. Vedremo quindi come questo genio agordino elaborò il concetto del metro, a partire dalla lunghezza di un pendolo che batte il minuto secondo. Un viaggio per ricordare un illustre figlio del territorio bellunese.

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Sabato 11 marzo – ore 17:00

La radioattività attorno a noi – Prof. Fabio Mantovani (Univ. Ferrara)

Nell'opinione pubblica la parola "radioattività" assume spesso un'accezione negativa: ci si dimentica che essa è un fenomeno fisico naturale, le cui applicazioni tecnologiche hanno portato a straordinari miglioramenti della qualità della vita dell'umanità. In questo seminario la radioattività sarà raccontata con gli occhi degli scienziati, da sempre affascinati da questo fenomeno fisico. Partendo dagli esperimenti di fisica fondamentale più complessi verranno presentate alcune ricadute tecnologiche ed applicazioni nel campo del monitoraggio ambientale nella Regione Veneto ed in particolare nel Bellunese.

Cernadoi o Chernobyl? La radioattività naturale nel Bellunese – Dott. Manolo Piat  (GDS)

L'uso della spettroscopia gamma come strumento di "geological mapping", pur basandosi sulla cartografia geologica quale supporto per la pianificazione e la successiva analisi, fornisce dati che non sono osservabili direttamente sul terreno, ma che rafforzano le conoscenze già acquisite. Ad esempio, confrontando diverse basi cartografiche (litologiche, tettoniche, ecc. ) con le carte tematiche relative alla distribuzione degli elementi radioattivi (40K, 238U, 232Th) e dell'attività specifica totale (Bq/kg) si può notare che le aree con maggiore presenza di radionuclidi corrispondono a ben precise situazioni: affioramenti di definiti litotipi oppure strutture tettoniche di importanza regionale. Nel corso della conferenza vedremo quali particolarità contraddistinguono la provincia di Belluno, con maggiore dettaglio nel settore dolomitico.

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Sabato 25 marzo – ore 21:15

Galileo - Le montagne della luna e altri miracoli (serata speciale di teatro scientifico)

Di e con Andrea Pennacchi. Con le musiche di Giorgio Gobbo.

"C'era una volta un famoso scienziato che si chiamava Galileo Galilei. Fu processato dall'Inquisizione e costretto a ritrattare i propri insegnamenti". Così Karl Popper (all'inizio di "Tre punti di vista a proposito della conoscenza umana", in "Scienza e filosofia") riassume la favola (vera) che dà inizio alla modernità. Per noi Galileo (1564-1642) è il padre della scienza moderna, il grande astronomo che ha mandato in frantumi "la fabbrica dei cieli" aristotelico-tolemaica, l'uomo le cui capacità condussero alla vittoria del copernicanesimo e alla fondazione della scienza moderna. Vorremmo raccontare la sua storia dal momento in cui, primo al mondo, rivolse il suo cannocchiale verso il cielo: un giovane e abile studioso, capace di costruire strumenti meccanici incredibili, che però insegnava una materia minore, subalterna alla filosofia, e che si dibatteva costantemente in angustie economiche. Un uomo che reggeva la fiaccola della scienza in un mondo dominato ancora dalla paura, dalla violenza e dalla superstizione, in cui tutto ciò che riguardava la scienza si faceva per la prima volta e lui stesso non esitava a ricorrere all'astrologia per scoprire cosa gli riservasse il futuro. Il giovane studioso guardò il cielo con la meraviglia di un bambino che scopre un mondo nuovo: "ho osservato più volte con incredibile godimento dell'animo, le Stelle, tanto fisse che erranti" (scrive così nel "Sidereus nuncius" del 1610), senza sapere quali risultati rivoluzionari sarebbero scaturiti da questa sua osservazione. Il primo segno che il nostro scienziato notò era apparentemente innocuo: forse per amore dell'Ariosto e volendo emulare Astolfo, Galileo puntò il suo nuovo cannocchiale verso la Luna, creduta liscia e immutabile come una sfera geometrica. Quello che vide lo lasciò sbalordito: la Luna aveva montagne e valli, come la Terra; forse dava asilo anche a forme di vita!

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Trovate qui il programma completo in formato pdf.